Quando Sam Peckinpah fu accusato di filo-nazismo per aver realizzato La croce di ferro, aveva 52 anni, quasi 30 di carriera e almeno due capolavori alle spalle (Il mucchio selvaggio e Pat Garrett e Billy the Kid); quando Montaldo invece venne travolto dalle accuse di revisionismo fascista per Tiro al piccione aveva solo 31 anni… Continua a leggere Tiro al piccione – Giuliano Montaldo (1961) #Venezia76Classici
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La commare secca – Bernardo Bertolucci (1962) #Venezia76Classici
A vederlo in filigrana - ma nemmeno troppo - La commare secca è un film su un allievo che sgomita per non farsi sovrastare dal maestro. Bertolucci cerca di imporsi attraverso le immagini e lo stile sulla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini e su quell'immaginario che pare arrivare dritto da Una vita violenta (1959): l'indagine… Continua a leggere La commare secca – Bernardo Bertolucci (1962) #Venezia76Classici
Goodbye, Dragon Inn (Bu San) – Tsai Ming-liang (2003) #Venezia76
Chen Shiang-Chyi Non è un caso che con Goodbye, Dragon Inn, Tsai cominci a rivedere e poi ad abbandonare il proprio approccio al racconto filmico, visto che il film è l'addio al cinema come arte popolare (qui rappresentata da King Hu) e come luogo di fruizione del cinema. C'è nostalgia certo nel raccontare la giornata… Continua a leggere Goodbye, Dragon Inn (Bu San) – Tsai Ming-liang (2003) #Venezia76
La morte di un burocrate (La muerte de un buròcrata) – Tomàs Gutièrrez Alea (1966) #Venezia76Classici
È inutile cercare di scovare tutti i riferimenti e le suggestioni che Alea inserisce in La morte di un burocrate: sono doviziosamente elencati nei geniali titoli di testa composti come una circolare ministeriale, uno di quei documenti che trasformano la vita di Juanchin in un inferno quando deve recuperare la tessera del sindacato del defunto… Continua a leggere La morte di un burocrate (La muerte de un buròcrata) – Tomàs Gutièrrez Alea (1966) #Venezia76Classici
Estasi di un delitto (Ensayo de un crimen) – Luis Buñuel (1955) #Venezia76Classici
Estasi di un delitto è un purissimo distillato di surrealismo buñueliano nell'ironia beffarda, nella vena cinica, nell'uso disinvolto e inventivo dell'onirismo e della psicanalisi, nella satira ai costumi morali e religiosi del Messico dell'epoca
Francisca – Manoel De Oliveira (1981) #Venezia76Classici
De Oliveira è straordinario quando deve scovare il lato oscuro, notturno e funereo del racconto, quando il film esplode come la vicenda allucinata di un consesso di fantasmi inconsapevoli
Estasi (Ekstase) – Gustav Machaty (1933) #Venezia76Classici
La cosa più interessante di Estasi - al netto dell'erotismo, del nudo di Hedy Lamarr e dell'orgasmo in primo piano - è il modo in cui Machaty decide di raccontare la storia di un matrimonio infelice e della passione che erompe da un tradimento: come un film muto, nonostante il film sia sonore, ovvero facendo in modo che la maggior parte degli elementi narrativi passino esclusivamente dalle immagini e dalla musica senza che le parole - nemmeno quelle delle didascalie - intervengano