
Il titolo del suo penultimo film sarebbe un ottimo sunto del suo cinema: Visages, villages. Ma sentire parlare Agnés Varda del suo cinema è un’esperienza di cui non vorremmo fare a meno. L’ultimo film della sua carriera, Varda par Agnés, fa esattamente questo, riprenderla nel corso degli incontri e delle masterclass a raccontare il suo cinema e i suoi film agli spettatori, ma non solo, come in Les plages d’Agnés mettere piede dopo tanti anni sui luoghi in cui quei film sono stati girati, per riscoprirne (appunto) i luoghi e le persone.
Come opera finale di un’artista, il film è perfetto: fa il punto di una poetica, di una visione del cinema e del mondo, di un modo di vedere la realtà e trasfigurarla, mette insieme teoria e pratica con una chiarezza, una lucidità e una dolcezza espressiva, un’intelligenza, una vitalità e una profonda simpatia che fanno venire voglia di vedere e rivedere i film, di perdersi ancora una volta, o per la prima, tra i volti e i luoghi della sua vita.