
Come una delle ballate acustiche che costella The Mule – Il corriere, il nuovo film di Clint Eastwood è sottotono, sussurrato. È tutto costruito e realizzato attorno al corpo affaticato, al volto segnato, alla voce sgraziata del suo regista e protagonista, attorno alla grazia che emana e allo sforzo che suggerisce. È per questo che la storia (vera e qui romanzata da Nick Schenk) di un 90enne che si inventa corriere della droga per sentirsi giovane e restare a galla dopo la chiusura della sua attività di fiorista trasmette carisma prima di tutto, il carisma di chi questa storia e questo film se lo è cucito e portato addosso.
Lo si nota da un paio di concessioni narcisistiche – le sue ancora non intaccate capacità sessuali e seduttive – che paiono cadute di stile, e forse lo sono, ma sottolineano anche il senso del film: The Mule è soprattutto un film sulla disperata ricerca del passato, come se sul suo truck Earl/Clint volesse raggiungere le 88 miglia orarie e tornare indietro nel tempo, al momento in cui si è dimenticato del matrimonio della figlia per colpa del lavoro (è la sequenza apre il film: non serve all’economia del racconto, ma al dolore del personaggio) o a uno dei mille altri momenti in cui si è scordato degli altri. Come sempre nei suoi film più ispirati, anche al centro di questo c’è lo sguardo maschile e il rapporto con gli altri, un senso greve e scomposto (più che scorretto o razzista) di empatia, e c’è soprattutto il cuore di un paese e di un modo di intenderlo di cui Eastwood nel bene e nel male è da sempre paladino: la libera impresa, il senso morale dell’azione, l’individualismo rassegnato e consapevole. E il passato come fuoricampo sempre presente, un orizzonte di riferimento che ha intessuto la politica degli ultimi anni, non solo negli USA. L’idea di tornare grandi, di nuovo, la coscienza di non poterlo più essere, almeno non in quel modo. Magari con un fiore, o una dolce ballata.
Tra i film sul mondo della droga è ottimo anche The Counselor: l’hai visto?
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Sì ha delle buone cose ma non mi convince del tutto
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Questo film invece ti convincerebbe in pieno, ne sono convinto: https://wwayne.wordpress.com/2019/01/22/un-film-da-applausi/. Grazie per la risposta! 🙂
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In effetti mi è piaciuto molto
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Allora ti strameriti il follow! E infatti ora mi iscrivo al tuo blog. 🙂
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